Menzione Speciale a "Racconti per Nisida"
Meritatissimo riconoscimento per l'antologia edita da Guida e realizzata per gli ospiti dell'Istituto Penale Minorile di Nisida Un libro per riscoprire la funzione educativa della letteratura. La parola alla curatrice, Maria Franco.
Che cos’è Nisida? Nisida è molte cose insieme: un’isola bellissima, una natura affascinante, una sedimentazione di storia e di storie; un carcere minorile; una comunità e altri servizi per ragazzi/e in difficoltà. Più che un libro, Racconti per Nisida è un progetto al quale hanno aderito numerosi autori. È stato semplice raggrupparli?
Sì, c’è stata una grande disponibilità degli autori coinvolti che hanno non solo realizzato quanto loro richiesto (incontrare i ragazzi; scrivere un racconto; leggerlo nelle nostre aule confrontandosi con il giudizio dei nostri allievi), ma hanno regalato tempo e competenze specifiche (per esempio, c’è chi ha offerto una messa in scena teatrale). Qual è stata la risposta delle ragazze e dei ragazzi di Nisida in termini di coinvolgimento?
Decisamente positiva. L’incontro con tanti scrittori diversi ha consentito loro di confrontarsi in modo nuovo con un ambiente che per loro è “brutto” per definizione essendoci “rinchiusi”. Li ha spinti a leggere, a scrivere le loro emozioni rispetto al luogo che li ospita, a raccontare le loro storie. La raccolta reca una dedica molto speciale.
Il libro, come molte attività di Nisida, è dedicato a Roberto Dinacci, un ragazzo semplice e speciale, prematuramente scomparso: un politico che ha mostrato a tutti gli operatori dell’istituto, di qualsiasi orientamento politico e ideale, che cos’è la politica quando è vissuta come servizio alla collettività. Questa esperienza resterà conchiusa in sé oppure avrà un seguito?
Nella tarda primavera di quest’anno sarà pubblicata una seconda raccolta, Racconti per Nisida e l’Unità d’Italia. Questa volta otto autori hanno dato vita ad una sorta di “scuola di scrittura” con i ragazzi e hanno scritto su alcuni prigionieri politici rinchiusi a Nisida nell’ultimo decennio borbonico perché auspicavano l’unità d’Italia. Il volume si chiude con una rassegna di brani dai quali si evince che, nei secoli, Nisida è stata una costante fonte di ispirazione per scrittori e poeti. Come spieghi questa attrazione?
Chiunque conosce Nisida scopre che quel luogo ha un’anima: che gli parla intimamente e a cui non si può non rispondere in qualche modo. La letteratura salverà il mondo?
No. A salvare il mondo è, soprattutto, la capacità di condividere la sofferenza umana. Ma la letteratura apre la mente e leviga il cuore: rende più capaci di cogliere la bellezza, di conservare la speranza, di costruire futuro. Per leggere la Prefazione di Dacia Maraini, clicca qui.
Di seguito, in ordine alfabetico, i nomi degli autori dei racconti raccolti nel libro:
Riccardo Brun
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