5 e 1 racconti firmati da Maurizio de Giovanni

Reduce dalla vittoria dello Scerbanenco 2012, l'autore del commissario Ricciardi ci regala una raccolta di storie inedite in formato elettronico

Mentre Vipera scala le classifiche e Il metodo del coccodrillo riceve il più importante riconoscimento previsto per la narrativa di genere, pubblichiamo l'eBook dal titolo 5 e 1 racconti che inaugura la collana "Obelischi" del nostro scaffale digitale. E a Maurizio de Giovanni riserviamo l'intervista di fine anno.

di Anna Petrazzuolo


Un ricordo legato al primo libro che hai letto.

Avevo otto anni, e affrontai “Il conte di Montecristo” di Dumas. Ricordo il fascino di un viaggio meraviglioso in un mondo incredibile, da fare in ogni singolo momento libero che avevo. Quella stessa emozione mi accompagna ancora, ogni volta che mi immergo in un romanzo.


Il momento in cui hai compreso che la scrittura sarebbe stata la tua strada.

Facile: questo momento non è ancora arrivato. Io racconto storie, tutto qui; e posso smettere in ogni momento.


Come narratore, che rapporto hai con la tua città?

Amo Napoli come si ama una madre, con la quale non si va quasi mai d’accordo, criticabile e a volte insopportabile, di cui si vedono i molteplici difetti: ma che non si cambierebbe mai con nessun’altra, e che non si abbandonerebbe mai al suo destino.


C’è qualcosa che la pagina scritta non può raccontare?

No. Nulla. E molte cose ancora che occhi, orecchie, naso non possono sentire.


I libri che, secondo te, le nuove generazioni dovrebbero conoscere.

I romanzi della meravigliosa letteratura latino americana, in primis L’amore ai tempi del colera e Cent’anni di solitudine; la Trilogia della città di K. della Kristof, i romanzi di Dumas padre e quelli di Stephen King, e milioni di altri.


Un classico dei giorni nostri.

La macchia umana di Roth.


Veniamo al tuo alter ego, il commissario Ricciardi. Perché piace tanto alle donne?

Perché è disperato, credo. Perché non ha la forza di chiedere aiuto. Perché ha gli occhi verdi, perduti nel vuoto. Perché ha paura dell’amore.


Com’è la vostra convivenza?

Siamo profondamente diversi, ma abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Non siamo amici, ma ci vogliamo bene, credo.


Che spiegazione dai al successo che riscuote oggi il giallo?

Racconta la realtà, meglio di qualsiasi altro genere; i lettori lo sanno, e ne sono affascinati.


Raggiungere determinati traguardi in termini editoriali, cambia la vita oppure è una responsabilità?

È una condizione transitoria. Basta ricordarsene, e si può provare a sopravvivere al successo.


Una citazione da Vipera che stamperesti sulla tua T-shirt.

“E dimmi: lo sai, tu, cos’è l’amore?”


Grazie.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L'immagine di copertina è stata scattata da Maria Teresa Gargiulo

in occasione dello shooting fotografico per la mostra Under Ground.

 

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