La sintassi di Nisida
Debutta a Bologna, nell'ambito della Fiera del libro per ragazzi, "Parole come pane", la nuova antologia nata dal laboratorio di scrittura rivolto agli abitanti di Nisida
di Anna Petrazzuolo
È un’immagine lontana ma non per questo sfocata. È come un’eco, un ricordo soprattutto sonoro, fatto di saliscendi, di fermate improvvise e di violenti strattoni. La bellezza delle parole trasfigurata nel balbettio di una bambina. Quante storie avrebbe potuto raccontare, pur piccola piccola, se il gomitolo del discorso non fosse diventato, nella sua bocca, un groviglio maledetto. Si condannò allora al silenzio, che la avrebbe messa al riparo dal dileggio, dall’imbarazzo, dalla vergogna. E che ne fu delle storie che le crescevano dentro? Vennero dirottate nella nuova dimensione che le si aprì quando varcò per la prima volta la soglia della scuola. Che grandiosa invenzione, la scrittura. Giorno dopo giorno imparò che, apposte nero su bianco, le parole non si aggrovigliavano più, e che l’unico vero segreto per dipanare il filo e scioglierne i nodi è seguire le regole. E, ancora, imparò che se la grammatica è l’aritmetica delle parole, la sintassi equivale alle espressioni algebriche, così articolate nei rapporti interni di interdipendenza e subordinazione e tuttavia così lineari, razionali, perfette nel risultato. La bambina se ne innamorò perché in quelle regole trovò dei gradini su cui poggiare i suoi piedini, dei puntelli sui quali fare leva, e una grata dove mantenersi per non cadere più.
Non sempre grata è sinonimo di sbarra. Grata è talvolta appiglio, sostegno, guida. È questa convinzione che mi ha persuasa, per il secondo anno, ad accettare l’invito di Maria Franco a partecipare al laboratorio di scrittura che vede protagonisti le ragazze e i ragazzi reclusi nel carcere di Nisida. Che il nostro lavoro – mio e degli altri professionisti della scrittura coinvolti nel progetto – non fosse inutile, l’ho compreso una sera a teatro, durante la messa in scena dei testi che avevamo prodotto nell’esperienza dell’anno precedente. Ascoltare Francesco scoprendolo ‘cesellatore’ di un brano assurto a classico per virtù di Sergio Bruni, e vedere Nico vestito con la giacca mentre recitava il mio racconto, mi hanno trasmesso una scossa emotiva più che forte. A loro rinnovo la mia fiducia. E a loro è dedicato Parole come pane. La sintassi di Nisida, antologia edita da Caracò e firmata – oltre che da me – da Viola Ardone, Paolo Curtaz, Daniela de Crescenzo, Alessandro Gallo, Andrej Longo, Antonio Menna, Patrizia Rinaldi, Gianni Solla e Cristina Zagaria, con l’introduzione di Isabella Bossi Fedrigotti. Il libro debutta, proprio mentre scrivo, alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Che sia foriero di svolte e cambiamenti.
Fotografie di Maria Teresa Gargiulo |
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